"MAI TAI" Tiki cocktail, storia raccontata da Lelevich
La Storia del Mai Tai
Negli anni ’50 negli Stati Uniti si diffuse la moda di tutto
ciò che raffigurava la Polinesia, in una sola parola: il TIKI. Questa cultura
invase tutta la società: cibo, architettura, cocktail, arredamenti, sale da
bowling e bar, tutto era in stile tiki!
Nacquero così i Tiki cocktail i quali
venivano serviti in classici bicchieri di ceramica dalla forma di facce o corpi
umanoidi: i Tiki della cultura polinesiana erano raffigurazioni di divinità
realizzate su rocce o legno, dotate di un grande potere spirituale.
Proprio durante questo periodo uno dei maggiori cocktail più
famosi servito in qualsiasi ristorante e bar: era il “Mai Tai” cocktail
alcolico a base di rum, curaçao, succo di lime, granatina e orzata in stile
popolare polinesiano; considerato quindi la quinta essenza della cultura Tiki.
Sono due i barman che si contendono la paternità del
cocktail, entrambi personaggi molto famosi e che hanno contribuito alla storia
del bartending: si tratta di Victor Jules Bergeron ed Ernest Raymond
Beaumont-Gantt, meglio conosciuti come Trader Vic e Don The Beachcomber.
Secondo Trader Vic il drink nacque nel 1944. Vic raccontava
come in una notte del 1944 presso il proprio locale ad Oakland in California,
con l’ausilio del suo bartender, aveva a disposizione del rum Wray & Nephew,
del lime, dello sciroppo di zucchero, dell’orzata e del curacao, e creò questo
drink per due suoi amici: Ham e Carrie Guild, la quale esclamò “Mai Tai” che in
lingua tahitiana significa “il più buono o il migliore” o semplicemente
“impressionante”. è certo che il nome
Mai Tai sia derivato da un termine tahitiano.
Secondo Don The Beachcomber invece, il drink venne da lui
elaborato molto prima, nel 1933 presso il proprio locale ad Hollywood.
Il Mai Tai divenne popolare tra gli anni 1950 e gli anni 1960,
fu d'aiuto al suo successo anche la sua apparizione nel film Blue Hawaii
interpretato da Elvis Presley.
Comparve sulle carte dei cocktail di tutti i bar
degli Stati Uniti, in numerose varianti di fantasia, perché la ricetta
originale era segretamente conservata nella testa di Donn Beach.
Per evitare di farsi copiare gli ingredienti delle
miscelazioni, nei suoi bar, le etichette dei prodotti utilizzati per la
realizzazione dei vari drink, venivano sostituite con dei numeri che rendevano
impossibile l’identificazione del Rum utilizzato.
Il Mai Tai di Trader Vic, era molto differente da quello
servito da Donn Beach, ma nonostante ciò ha ispirato la creazione dell’attuale
ricetta IBA, e la nascita di numerose varianti più o meno valide che si
fregiano del nome di Mai Tai in tutto il mondo.
Il motto di Vic era
quello di vendere il “paradiso” in un bicchiere, formula che gli garantì il
successo immediato:
“Come in ogni tiki c’è uno spirito, una divinità, in ogni
bicchiere di Mai Tai c’è un paradiso".
RICETTA IBA
- 4 cl White Rum
- 2 cl Dark Rum
- 1.5 cl Orange Curaćao
- 1.5 cl Orgeat syrup
- 1 cl Fresh lime juice
Preparazione
Shake and strain into highball glass. Garnish with pineapple spear, mint leaves and lime peel. Serve with straw.
Lui è Roberto Scotto, classe 84,professione Bartender, brand ambassador per PURE SARDINIA,trainer presso The Bartenders Scuola Barman,bartender presso @Civico8Sassari,18 anni di amore dedicato al mondo della miscelazione, Flair Bartender.
Con un Back Ground di più di 100 banconi, Brand, eventi
nell'isola Italia e all' estero.Tra cui
MERCEDES-BENZ, PARTECIPAZIONI A VIDEO MUSICALI, GARE DI FLAIR, EVENTI PER BENEFICENZA, FIERE (BCB Berlino, Gin day, Man's world, shake
your world, Wine festival).
Aggiungiamo che ha anche un bellissimo profilo,da cui prendere spunto.
Questo Mediterranean Mai Tai realizzato dal bartender Giuliano Martorana della Caffetteria Mazi un drink con prodotti unicamente della terra Siciliana: Rum Scuro,Rum Bianco,Sciroppo Homemade di mandorle Bio,Liquore d'Arancia Homemade,Succo di Limone Verdello,Dash Orange Bitter.
Guarnito con Zest Limone e Menta Piperita.
La loro rivisitazione del drink Polinesiano, con
Contaminazione interamente in Chiave Mediterranea. Tutto il cuore della Sicilia in questo cocktail.
Ormai lo stile di Andrea lo si riconosce subito, una cura al dettaglio pazzesca, in modo da colpire il cliente ancora prima di assaggiare le sue creazioni.
Questo viaggio nella cultura Tiki è giunto al termine, se questo articolo vi è piaciuto fatecelo sapere commentando il post sulla nostra pagina IG.
ALLA PROSSIMA "TEAM LELEVICH"
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