Coppa Champagne, storia, caratteristiche e cocktail consigliato del contenitore di oro liquido
COPPA CHAMPAGNE
STORIA
Nasce in Inghilterra nel 1663...avete letto bene "INGHILTERRA".
Molti erroneamente vanno ad associare la sua invenzione alla Francia, culla dello champagne, da cui prende anche il nome. In realtà pochi sanno che gli Inglesi erano grandi importatori e consumatori di vino.
Essendo all'epoca il commercio non facile e richiedeva elevati costi, gli inglesi si rifornivano dalle regioni vicine, tra le quali l' ex regione francese Champagne-Ardenne.
Molti erroneamente vanno ad associare la sua invenzione alla Francia, culla dello champagne, da cui prende anche il nome. In realtà pochi sanno che gli Inglesi erano grandi importatori e consumatori di vino.
Essendo all'epoca il commercio non facile e richiedeva elevati costi, gli inglesi si rifornivano dalle regioni vicine, tra le quali l' ex regione francese Champagne-Ardenne.
Il problema era che il vino prodotto in quelle zone presentava una bassa gradazione alcolica poiché la regione francese era molto piovosa e non permetteva la perfetta maturazione dell'uva. Quindi i commercianti erano soliti aggiungere dello zucchero per favorire la fermentazione e quindi alzare la gradazione alcolica.Tale processo venne rifinito da Dom Pérignon che poi mise a punto il metodo champenoise.
Con il passare degli anni il gusto si è spostato sempre più verso il secco, che ha fatto sparire l'interesse verso gli Champagne dolci. Solo i Piemontesi hanno continuato con una buona produzione di spumanti dolci (metodo classico), soprattutto con gli Asti spumante. Da cui prende il nome la famosa COPPA ASTI.
Con il passare degli anni il gusto si è spostato sempre più verso il secco, che ha fatto sparire l'interesse verso gli Champagne dolci. Solo i Piemontesi hanno continuato con una buona produzione di spumanti dolci (metodo classico), soprattutto con gli Asti spumante. Da cui prende il nome la famosa COPPA ASTI.
La storia con più fascino, ma mai verificata, è che la creazione della coppa champagne sia associata al seno
femminile. Si racconta che per creare il calice perfetto, agli artigiani
francesi del 700 fu chiesto di basarsi sulle misure e sulla forma del seno
della regina Maria Antonietta, considerato sinonimo di perfezione.
In principio, la coppa ispirata al seno di Maria
Antonietta non nacque per lo champagne ma era dedicata al latte.
La
coppa di ceramica perlacea, dotata di un inconfondibile bottoncino rosa, era
stata realizzata per la latteria che Luigi XVI aveva donato alla moglie.
Soltanto in seguito la coppa ha assunto le sue sembianze attuali in cristallo, ed usata per servire lo champagne.
Esiste
però un’altra leggenda secondo cui la coppa di champagne sia stata modellata
sui celebri seni dell’amante di Luigi XV, Madame Pompadour.
CARATTERISTICHE
Coppa bassa e molto larga con una capacità che varia da 8 a 12 cl. La sua forma non è casuale, ma in studiata in modo tale da areare al meglio lo champagne dolce, che ha un' elevatissima carica aromatica, così facendo lo champagne riesce ad attenuare gli aromi che vengono percepiti meglio, anche al gusto risulterà più gradevole.
Questo bicchiere è perfetto per servire i cocktail straight-up, come il MANHATTAN.
COCKTAIL CONSIGLIATO
MANHATTAN
- 5 cl Rye Whiskey
- 2 cl Red Vermouth
- 1 dash Angostura Bitters
Versare gli ingredienti in un mixing glass con ghiaccio,
stir and strain, in una coppetta ghiacciata.
CURIOSITÀ
Le più belle donne del mondo sono tuttora fonte di
ispirazione per la creazione di coppe sensazionali, come quella realizzata
dalla scultrice Jane McAdam Freud e modellata sul seno sinistro della top model
Kate Moss.
La coppa, o meglio il calice, ha un ruolo
importante nelle tradizioni e nei riti della religione cristiana. Infatti Gesù,
durante l'Ultima Cena, passò la propria coppa ai discepoli perché potessero
bere il vino consacrato. Tale coppa, in qualche tradizione
medioevale, prese il nome di Santo Graal.
Al giorno d'oggi è riservata, oltre all'utilizzo canonico,
pure per servire dei cocktail, soprattutto negli Stati Uniti.
Vi ringraziamo per la lettura.
TEAM LELEVICH
Affascinata del racconto sui calice de champagne , me tengo la teoria ispirata ai seno de Maria Antonietta, poesia e sensualità, io amo queste calice e le ho appena acquistato qualche giorno fa anche da tempo che le volevo, senza conoscere la istoria mi sembravano più adatti per bere la champagne, parlando di stile, con queste racconto meraviglioso le fa più affascinante
RispondiEliminaSiamo felici che ti sia piaciuto il nostro articolo, anche noi siamo affascinati dalla storia della famosa coppa da champagne
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