Espresso Martini cocktail, storia e ricetta del re dei cocktail al caffè
ESPRESSO MARTINI
“wake her up, and f**k her up”.
Il cocktail di cui parleremo
oggi nasce proprio da questa frase... stiamo parlando del famosissimo Espresso
Martini.
L'Espresso Martini è un cocktail a base
di vodka e
servito in una coppa Martini, da cui il nome, con l'aggiunta
di caffè espresso e liquore di caffè.
È un cocktail ufficiale dell’ international bartender
association dal 2011.
Secondo l'ipotesi più accreditata, il cocktail è stato
inventato da Dick Bradsell durante gli anni 80’, mentre
lavorava al Freds Club di Londra.
Probabilmente Bradsell è uno dei barman contemporanei
più influenti, il quale ha al suo attivo più di un drink facenti parte della
lista ufficiale dell’International Bartender Association in particolare nella
sezione “New Era Drinks”.
Inizialmente L'Espresso Martini si chiamava “The Stimulant”
ma successivamente gli venne cambiato il nome con quello conosciuto fino ai
giorni nostri. In un'intervista, Bradsell ha raccontato di aver preparato
il cocktail per la prima volta per una famosa modella dell’epoca che gli aveva
chiesto: «Puoi farmi qualcosa che mi faccia svegliare un po' e che poi mi fotta
il cervello?» “wake her up, and f**k her up”.
Dick Bradsell, senza
esitare, preparò un cocktail a base di vodka, caffè espresso, zucchero e
liquore al caffè, che fu molto apprezzato dalla modella.
Una curiosità, Dick Bradsell non rivelò mai il nome della modella che a distanza di tanti anni resta ancora misteriosa. Affermando inoltre che la modella divenne successivamente una professionista molto nota in tutto il mondo.
La ricetta originale di Dick prevedeva la vodka, lo sciroppo
di zucchero, due tipi di liquore al caffè (Kahlùa e Tia Maria) e un espresso
appena fatto. Mentre gli anni Ottanta si trasformavano negli anni novanta, la
gente beveva ancora la vodka, ma questo era il decennio del neo Martini –
qualsiasi cocktail servito in un bicchiere a forma di V e basato sulla vodka
era considerato un “Martini” e tali neo Martini erano ciò che i frequentatori
del bar ordinavano. Dick perfezionò e ribattezzò il suo Vodka Espresso
all’Espresso Martini, allora più desiderabilmente chiamato.
L’espresso Martini rappresenta eleganza, perfezione,
sontuosità. É un’espressione artistica per chi lo prepara e un piacere
lussurioso per chi lo assapora.
Ricetta IBA
- 5 cl Vodka
- 1 cl Kahlúa
- Sugar syrup (in base al grado di dolcezza gradito)
- 1caffè Espresso
Preparazione
Tecnica Shake and Strain in un bicchiere molto freddo, decorare con alcuni chicchi di caffè.
Lui è @andreabarbaro bartender classe 96' originario di Napoli ma attualmente lavora in un lounge bar ad Aversa ci presenta un bellissimo Espresso Martini con una garnish al caramello che aggiunge sicuramente valore generale.
Lui è @andreaciavarro, delle sue foto ci colpisce la cura del dettaglio, e l'uso di materie prime di qualità, assolutamente fondamentali per la riuscita di un ottimo drink capace di stupire il cliente. Quindi grange Andrea come sempre 👌.
Lui è @diegodigia91 un barman che lavora da Joe & Roberta un locale di
Tagliacozzo in provincia dell'Aquila. Ha studiato in più scuole, su tutte A.I.B.E.S.
a Milano e F.B.S. a Roma, facendo anche seminari a varie Masterclass in altre
scuole. Cerca sempre di rimanere informato in questo campo dove non si smette
mai di imparare.
Lui è @cristiansandolo, un italiano in Inghilterra con la valigia piena di shaker e di sogni, possiamo assicurarvi che Cristian è migliorato molto con dedizione e tenacia allenandosi soprattutto nel flair bartending. Nel nostro profilo trovate anche un suo video (flair) e molti altri nel suo profilo personale. Vi consigliamo di seguirlo che il ragazzo merita davvero 🤙🏽.
Lui è @roguebartender uno dei primi bartender stranieri (messico) con cui siamo entrati in contatto, ci ha presentato un Mocha Martini un twist con liquore al cacao,vodka,Espresso e liquore al caffè con panna montata per dare gusto e texture al drink.
Lui è @rui_pereira un bartender portoghese appassionato di flair e mixology. Ci ha confessato che non è
facile formarsi come vorrebbe in Portogallo, ha dovuto applicarsi dedizione, perseveranza
e molto coraggio. Lui è un autodidatta e intende un giorno essere tra i primi
10 dei migliori baristi in Portogallo.
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