Baccano tra i migliori cocktail bar Roma by Farulla
Baccano tra i migliori cocktail bar di Roma by mr. Mario Farulla
Ci troviamo sempre a Roma: la città degli echi, la città
della passione, la città del desiderio.
La Roma stupenda, particolare, che viene descritta anche da
Carl Brave in una sua famosa canzone:
“Io che c' ho solo guai dentro le tasche dei miei LevisVorrei rubare i desideri a Fontana di TreviAbbiamo stesso sangue, no, non serve che mi spieghiTe dimmi dove sei mi faccio tutta Roma a piedi”
E...proprio qui, a due passi dalla fontana di Trevi, tra i
più bei vicoli di Roma che nasce un Locale unico, un locale collocato in un palazzo di fine ‘800 che porta
a creare un’atmosfera meravigliosa, si potrebbe pensare di essere tornati
indietro negli anni:
stucchi, mosaici e legno scuro, antichi ventilatori al
soffitto; illuminazione calda e avvolgente, un locale che racchiude l’essenza
di Roma, un locale ispirato alle migliori esperienze internazionali,
dall'aspetto intrigante e avvolgente della Parigi d’inizio secolo e dalla
contemporaneità metropolitana dei locali newyorkesi.
Stiamo parlando del Baccano.
Il vero bistrot
mediterraneo della capitale, caratterizzato da un affascinante tocco retrò
estremamente ricercato che si concentra sui sapori autentici mediterranei,
fortemente radicati nella tradizione.
Qui si incrociano stili, gusti e tendenze.
Da cosa deriva il termine Baccano?
Baccano, “Baccanum” dal latino, “clamore” di un crocevia;
Crocevia del Gusto al centro di Roma.
Ecco il termine che definisce al meglio lo strategico
posizionamento della location e la volontà di farne un punto di
incontro, accogliente, vivo, cosmopolita e soprattutto internazionale.
DRINK LIST
Una data importantissima di questo locale è stata il 15
aprile del 2019 quando il Bar Manager Mario Farulla ha presentato una drink list
unica nel suo genere basata sulle scoperte del 900.
Mario Farulla chi è?
Giovane e dal gusto elegante, anche nel
vestire, Farulla, ha lavorato per dieci anni in tutto il mondo – da Londra a
Dubai, passando per Tel Aviv e Anversa – al fianco di celebri chef come Gordon
Ramsay e i fratelli Chris e Jeff Galvin, Farulla ha pensato al drink come una vera e propria forma di
narrazione: un cocktail non è non è semplice alcol. Bensì Può raccontare una
vera e propria storia.
L’idea geniale di Farulla
L’idea di Farulla e della sua squadra è stata quella di
omaggiare le scoperte scientifiche del Novecento: “Le scoperte
scientifiche sono al centro delle migliorie della vita dell’uomo e il drink è
qualcosa che, per molti motivi, ha migliorato la nostra vita, quindi ci è
venuta in mente l’idea di questa drink list”.
Ha cercato di raccontare l’essenza di un intero secolo in
una drink list spaziale che passa dai progressi in campo medico, con la
penicillina e l’anestesia all’invenzione del cinema, dalla macchina per
scrivere alla scoperta della Via Lattea, dalla rivoluzione nella comunicazione
con l’arrivo del telefono alle invenzioni che hanno accorciato le distanze
sulla Terra, come l’automobile e l’aereo.
Creazioni originali frutto di un grande lavoro di ricerca
che ha impegnato il team per circa 10 mesi.
L’idea creativa che sta alla base dei nuovi cocktail è
geniale e ben strutturata.
A rispecchiare la passione per tradizione e
innovazione che caratterizzano il Baccano anche i drink traggono ispirazione
dal passato per portare novità nel mondo del bartending.
Un omaggio al Novecento, il secolo che ha visto affermarsi e
diffondersi il vero bartendering.
Come afferma Farulla stesso:
“Al tempo stesso abbiamo voluto rendere omaggio all’universo
cocktail che, al di là di quando sia nato, proprio nel Novecento trova la sua maturità.
“
Ecco gli esempi di cocktail tratti dalla nuova drink list
del Baccano. I cocktail sono legati alle invenzioni di auto, aerei, macchina da
scrivere o cinema, ma sono anche tutti nuovi e innovativi!
Pennicelin G: Ispirato alla scoperta
della penicillina, viene preparato con tequila Casamigos, cubi di
camomilla distillata, timo, chiodi di garofano e bergamotto., questi ultimi
utilizzati per lungo tempo come disinfettanti.
X Ray: trae ispirazione dagli esperimenti con i raggi X
e viene preparato on Elit Vodka (lavata in acqua di cocco per renderla più
morbida), Grove e Zingy. per dare vita a un drink dry, ma al tempo stesso
fruttato.
Flyer: Nato dal bellissimo parallelismo tra il primo
aereo civile e il distillato con abete rosso, materiale utilizzato per la
costruzione del velivolo stesso. Molto scenografica l’aggiunta di fumo
nero liquido. dedicato all’omonima macchina volate creata dai fratelli Wright,
il primo aereo civile a librarsi in aria, e preparato con Maker’s Mark
distillato con abete rosso, il materiale utilizzato per la costruzione del
velivolo, e fumo nero liquido.
Hubble: “Evoca la scoperta della nostra galassia. L’ho
dedicato a due persone che lavorano in due aziende differenti, ma che ho voluto
omaggiare con un unico drink che facesse capire quanto entrambe fanno parte del
mio universo. È il drink che sento più mio. E poi è viola! Il viola mi fa
pensare sia allo spazio profondo, sia agli anni ’80, un periodo a cui sono
molto legato”.
Anesthesia invece, come suggerisce il nome, si rifà
alla scoperta dell’anestesia, richiamata dal pepe bianco di Sichuan, che
ha poteri anestetici, distillato con un Rotavapor, a cui è stato aggiunto umami
grazie all’alga kombu. È leggermente piccante, ma la vostra lingua continuerà a
sentire tutti gli altri sapori, state tranquilli.
Infine Ring to Bell, dietro cui si cela una storia divertente: il drink è
ispirato alla faida tra Antonio Meucci e Alexander Graham Bell per l’invenzione
del telefono. L’ha spuntata Meucci, ma non tutti sanno che lo scienziato
italiano, prima di ottenere il brevetto del telefono, creò una bibita frizzante
simile all’Idrolitina. Farulla e soci hanno quindi cercato di ricreare la sua
ricetta originale, utilizzando tecniche di sifonatura.
Nella finzione narrativa proposta da Baccano, circa un secolo fa, il barman è
stato testimone delle meraviglie del secolo, che ha vissuto dal suo punto di
vista privilegiato. Il suo bancone è stato il crocevia di clienti:
un'esperienza che gli ha permesso di conoscere attraverso i loro racconti,
storie nate in diverse parti del mondo. Questo melting pot culturale lo ha
segnato. Si è appuntato i racconti più interessanti in un diario segreto. Così
ogni scoperta, ogni storia è seguita da una ricetta, dove nome e ingredienti
sono connessi al tema. I signatures non sono una semplice rivisitazione di
misture del passato, dicono dal locale a due passi da Fontana di Trevi, sono il
frutto degli studi e delle conoscenze che oggi sono stati raggiunti. A
dimostrazione di come anche il bar è a suo modo luogo di scoperte, di
sperimentazione e di ricerca.
Menù
Inoltre, il nuovo menù, o meglio, i menù del Baccano, dal
formato di un vecchio taccuino, sono inoltre tutti scritti a mano, con una
scrittura la cui cifra stilistica cambia con il passare degli anni, e tutti
diversi. «Concepiti anche come elemento di intrattenimento e di interazione con
il cliente, al loro interno possono contenere delle sorprese, come vecchi
piccoli oggetti d’epoca, ad esempio un anello che un’avventrice ha dimenticato
sul bancone e conservato dal barman, biglietti del cinema di inizio Novecento
(riprodotti con carta da zucchero) – conclude Farulla -. Ma possono
anche contenere drink “antichi e perduti”, che solo il cliente che ha ricevuto
quel menu potrà ordinare, o drink bonus (ad esempio un drink offerto dal
locale)».
Ecco qual è l’idea di fondo di questo bistrò: diventare il
punto d’incontro di storia, tradizione, gusto e innovazione.
L’aria novecentesca di questo meraviglioso locale al centro
di Roma lo ha portato il 25 SETTEMBRE 2019 ad essere tra i primi 100 cocktail
bar al mondo. Per la precisione 70esimo al mondo, quindi il miglior cocktail bar di Roma dopo il Jerry Thomas di cui parleremo prossimamente.
La selezione è tenuta ogni anno da una crue di cinquecento
fra bartender, esperti del settore e giornalisti internazionali. «Per un
cocktail bar ottenere questa nomination è come per uno chef ottenere le tre
stelle Michelin. Si tratta di un premio al lavoro di tutta la nostra squadra,
che per due anni e mezzo ha puntato a far crescere il servizio bar di
Baccano», dice soddisfatto Farulla. Un premio che stupisce doppiamente
perché il locale non è solo un cocktail bar – come tutti i locali in lista -,
ma anche e soprattutto un ristorante.
Si certo è tutto molto bello e importante. Quanti bar ci
sono al mondo? Essere tra i primi cento è un risultato incredibile, però quello
che dico a tutti i ragazzi che vengono a lavorare qui da me è che la cosa più
importante e più difficile da imparare è saper gestire bene le relazioni con il
cliente. Il drink viene sempre dopo».
Vi consigliamo davvero di passare in questo cocktail bar se vi trovate nei pressi di Roma, vi assicuriamo che ne varrà davvero la pena.
Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate se ci siete stati e consigliateci i prossimi cocktail bar di Roma da raccontare.
CHEERS 🍸🍸
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